MapSA Logo

MAPSA

Monitoraggio dei comparti Atmosfera e Rumore dei lavori di dragaggio dei fondali del Porto commerciale e del canale di ingresso e di allargamento dell’imboccatura portuale

Il progetto

Il portale MAPSA riporta i dati delle attività di Monitoraggio dei comparti Atmosfera e Rumore dei “lavori di dragaggio dei fondali del Porto commerciale e del canale di ingresso e di allargamento dell’imboccatura portuale” del Comune di Salerno, autorizzati dal MATTM con apposito Decreto Direttoriale.

Le attività di monitoraggio sono eseguite dal C.U.G.R.I. (Consorzio inter-Universitario per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi) di concerto con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale in virtù di specifico Accordo per lo svolgimento di attività di interesse comune sottoscritto tra le parti.

L’intervento di allargamento dell’imboccatura del porto prevede la resecazione del molo di sottoflutto per circa 100 metri, in modo da consentire l’ingresso nel bacino portuale delle navi di maggiore lunghezza e portare la dimensione dell’imboccatura a circa 310 metri nel punto di maggiore profondità. Tali attività determineranno prevedibilmente ad un aumento del moto ondoso all’interno del bacino portuale e per questo deve essere prevista una maggiore protezione e cioè un prolungamento del molo di sopraflutto di circa 200 metri.

L’intervento di approfondimento dei fondali è rivolto a soddisfare il fondamentale ed imprescindibile obiettivo di consentire l’ingresso nel bacino portuale delle imbarcazioni di pescaggio eguale o maggiore a 14 metri (fondi POR FESR Campania nell’ambito del Grande Progetto “Logistica e Porti – Sistema integrato portuale di Salerno” e Fondo Sviluppo e Coesione di cui alla Delibera CIPE n. 98/2017).

Il piano di monitoraggio

Il Piano di Monitoraggio è riferito alla verifica dello stato di qualità del comparto atmosferico e del clima acustico delle aree potenzialmente interessate dalle pressioni che gli interventi potranno esercitare sull'ambiente circostante.

In accordo a quanto riportato nello Studio di Impatto Ambientale, si può ritenere che le principali interferenze possono derivare:

  • dalla movimentazione delle navi;
  • dallo stazionamento delle navi in porto;
  • dalle operazioni di carico/scarico delle merci;
  • dalla movimentazione delle merci sui piazzali portuali;
  • dal traffico veicolare indotto sulla rete esterna;

Obiettivi ed articolazione del piano di monitoraggio

Scopo del Piano di Monitoraggio è la verifica della qualità dei comparti ambientali interessati dalla realizzazione dell'opera e degli effetti prodotti dalla stessa realizzazione.

Attraverso il controllo della qualità ambientale è possibile, infatti:

• correlare gli stati ante operam, in corso d’opera e post operam, al fine di individuare eventuali variazioni delle componenti ambientali interessate ed evitare possibili criticità;
• garantire, durante la realizzazione, la possibilità di porre in essere eventuali interventi di mitigazione;
• verificare l’efficacia delle suddette misure di mitigazione.

Il Piano di Monitoraggio si articola nelle seguenti fasi:

ante operam: include le fasi precedenti l’inizio delle attività di cantiere e si conclude prima dell’inizio delle attività lavorative potenzialmente interferenti con la componente ambientale atmosferica. Il monitoraggio in tale fase ha come obiettivi specifici:


  • fornire lo stato di qualità di background esistente nell’ambito territoriale presumibilmente interessato dai potenziali impatti delle azioni di progetto, prima dell’inizio delle attività;
  • rappresentare la situazione di punto zero, rispetto alla quale valutare alterazioni della qualità ambientale, conseguenti ai lavori ed ai traffici durante tutta la fase del cantiere.

corso d’opera: comprende tutto il periodo di realizzazione, dall’apertura dei cantieri fino al loro completo smantellamento. Il monitoraggio ambientale di tale fase mira essenzialmente a:

  • misurare gli effetti delle emissioni attribuibili alla fase di cantiere ed identificarne la sostenibilità;
  • caratterizzare le condizioni metereologiche al fine di correlare i dati di misura;
  • identificare le criticità tali da imporre ulteriori misure di mitigazione/sospensione delle lavorazioni.

In accordo ai cronoprogrammi delle opere già appaltate e da appaltare, la durata temporale delle attività di monitoraggio in tale fase è stimata in 18 mesi.

post operam: comprende un congruo periodo temporale a conclusione dei lavori di progetto.
In accordo alle prescrizioni del Provvedimento di compatibilità ambientale DM n.150 del 27/05/2014 la durata temporale delle attività di monitoraggio in tale fase è stabilita in 24 mesi di operatività del porto nell’assetto finale.

Localizzazione dei punti di monitoraggio

Le stazioni/punti di misura sono stati identificati in accordo a quelli riportati nello Studio di Impatto Ambientale ed alle integrazioni richieste dall’ARPAC con la nota prot. n. 0020711/2018 del 09/04/2018.

Il Piano di Monitoraggio in esame prevede per le tre fasi progettuali (ante-operam, in corso d’opera e post-operam) lo stesso numero e posizione delle stazioni/punti di misura.

Il programma di monitoraggio prevede, in particolare, l’affidamento delle attività di monitoraggio con stazioni fisse e mobili di misura.

La localizzazione e l’identificazione indicativa delle stazioni/punti di misura individuati con riferimento al monitoraggio ambientale delle fasi temporali ante-operam, in corso d’opera e post-operam sono riportati di seguito:

Localizzazione


ID PUNTO DI MISURA LOCALIZZAZIONE
ATM01 Via Ligea, Ingresso Porto – Varco Ponente
ATM02 Banchina Ligea – Varco Trapezio
ATM03 Banchina Ligea – Molo 3 gennaio
ATM04 Via Frà Generoso – Piazzale S. Leo
ATM05 Via Benedetto Croce
ATM06 Piazzale Umberto I

GeoPort

Sistema Informativo Territoriale

Tutti i dati delle attività di monitoraggio sono archiviati e consultabili mediante il Sistema GeoPort, Sistema Informativo Cartografico Integrato per la gestione delle aree portuali. GeoPort è un applicativo innovativo e tecnologicamente avanzato in ambiente GIS sviluppato appositamente per la gestione di dati ambientali in aree portuali.

Un ambiente cartografico che funge da middleware tra le applicazioni delle diverse strutture, consentendo ai diversi attori coinvolti di:

  • gestire processi strategico-logistici, procedure ordinarie, straordinarie e manutentive operando in costante relazione
  • condividere ed ottimizzare i flussi informativo-documentali per ogni specifica attività